Il coltellino svizzero per amministratori di sistema…l’apocalisse

image Eccoci alla terza puntata della soap opera in oggetto. Scopo della giornata è migrare la chiavetta USB tuttofare preparata nelle puntate precedenti, su di un DVD bootabile, per utilizzare le nostre beneamate utilities anche su macchine che non supportano nativamente il boot via USB; il tutto, naturalmente, senza stravolgere il lavoro già svolto, in modo da dover manutenere un solo prodotto per tutte le necessità.

Ingredienti

  1. la chiavetta preparata qui;
  2. il file grldr recuperato dall’ultima release di Grub4Dos;
  3. una recente versione di mkisofs.exe prelevato, ad esempio, da qui.

 

Esecuzione

Copiare in una directory il contenuto della chiavetta;

Copiare nella medesima directory il file grldr prelevato da Grub4Dos;

Dalla directory contenente il tool mkisofs.exe, lanciare il seguente comando:

mkisofs.exe -R -b grldr -iso-level 4 -no-emul-boot -boot-load-size 4 -o Coltellino.iso percorsodirectorycoltellino

Masterizzare a piacere l’iso ottenuta.

Il coltellino svizzero per amministratori di sistema…il ritorno

imageSuperSpeed USB

Dopo aver visto come creare una chiavetta USB contenente un po’ di tools, vediamo come aggiungere qualche cosa di più ostico come il Dart 5.0 (ex ERD Commander) o il BartPE.
Questi tool si presentano sotto forma di CD bootabile che utilizzano, per l’avvio, un ambiente simil Windows XP basato sugli schizzinosi SETUPLDR.BIN e NTDETECT.COM.

La ricetta

[more]

In primis procediamo alla compressione dell’ISO per guadagnare un po’ di spazio sulla chiavetta con

makecab BartPE.iso

Scaricare l’eccellente tool MKIMG descritto qui.

Estrarre il contenuto in una cartella e lanciare la creazione del disco virtuale

mkimg BartPe.dsk

Questi i parametri che ho utilizzato; naturalmente le dimensioni andranno tarate sulla effettiva dimensione dell’immagine compressa da inserire (il file BartPE.is_ ottenuto con il primo comando).

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Alla pressione dell’invio il disco virtuale vuoto appena creato verrà mappato con la prima lettera libera (E: nel nostro caso), formattato consentendoci di copiare al suo interno i nostri file.

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Attenzione: lasciare aperto il prompt dei comandi fino al termine delle operazioni seguenti; in caso contrario il disco virtuale verrà ‘smontato’ e non sarà possibile l’inserimento dei file.

I files da inserire sono:

ntdetect.com recuperato dal service pack 1 di Windows 2003;

setupldr.bin recuperato pure lui dall’SP1 di Windows 2003 e rinominato in upldr

– l’immagine compressa BartPE.is_

– un file di testo winnt.sif contenente le seguenti linee:

[SetupData]

BootDevice = "ramdisk(0)"

BootPath = "\I386\SYSTEM32\"

OsLoadOptions = "/noguiboot /fastdetect /minint /rdexportascd /rdpath=bartpe.is_"

Il risultato finale sarà più o meno questo

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Recuperare un disk editor per la modifica del bootsector del disco virtuale; io utilizzo HxD.
Caricare il disco virtuale

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e modificare nel bootsector il riferimento a NTLDR in UPLDR.

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Salvare il tutto.

Tornare al prompt dei comandi e premere un tasto; il file immagine verrà chiuso e ‘smontato’

Copiare il file immagine BartPE.dsk nella root della chiavetta e aggiungere al menu.lst la sezione per l’avvio del PE

 

 

 

 

 

 

title BartPE
map --mem /BartPE.dsk (hd0)
map --hook
root (hd0,0)
chainloader (hd0,0)+1

Incrociare le dita e provare Wink.

Note conclusive

Ho utilizzato questo metodo con successo con BartPE e con Dart 5.0 (sempre ex ERD Commander 5.00) ma ritengo che possa tranquillamente funzionare con qualsiasi ISO ‘simil XP’.

Per le caratteristiche del tool di creazione del disco virtuale, ho utilizzato, nella preparazione della ricetta, XP Pro a 32bit. Con qualche accorgimento potrebbe funzionare anche con Vista o 7; se qualcuno vuol provare………..

Credits

Il tutto è liberamente tratto dall’ottimo lavoro di mister online. L’idea di incapsulare una ISO in un finto hard disk è semplicemente geniale!

Prossimamente

Prossima tappa la conversione della chiavetta USB multiboot in un DVD multiboot senza snaturare la struttura.

Il coltellino svizzero per amministratori di sistema

imageNel tentativo di migliorare la mia cassetta degli attrezzi informatici ho pensato di creare una chiavetta USB bootabile che mi consentisse di lanciare vari tools per la manutenzione dei pc senza ricorrere al vecchio e lento CD. Per farlo mi sono basato sul lavoro proposto da www.pendrivelinux.com opportunamente modificato per adattarlo alle mie esigenze.

Ingredienti

– Chiavetta USB di capacità opportuna formattata in FAT32;

– Un pc con installato XP/Vista/7 su cui preparare il polpettone;

– le varie ISO o img dei tool da includere;

– il tool MultibootISOs per preparare la chiavetta.

Preparazione

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Scaricare e lanciare il tool MultibootISOs selezionando la lettera associata alla USB key e selezionandone la formattazione

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Completata l’operazione otterremo una USB key avviabile con un menu predefinito già pronto.

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A questo punto si procede con la copia delle varie ISO e img nella chiavetta. Un elenco dei tools liberamente scaricabili con i relativi link di riferimento sono disponibili sul sito www.pendrivelinux.com 

Modificare opportunamente il file menu.lst per avviare i tools.

Aggiunta di software commerciali

Oltre ai vari software freeware/open source indicati nel sito pendrivelinux.com ho aggiunto in maniera semplice anche alcuni programmi commerciali che possono aiutare il quotidiano lavoro di un povero sysadmin.

Symantec Ghost 8.2

E’ sufficiente recuperare il dischetto di boot creato con una qualsiasi distribuzione di Symantec Ghost Enterprise, trasformarlo in un file immagine con, ad esempio, Winimage, copiarla nella root della chiavetta ed aggiungere in menu.lst una sezione simile a:

title Symantec Ghost 8.2

map (hd0,0)/ghost82.img  (fd0)

map --hook

chainloader (fd0)+1

rootnoverify (fd0)

 

Microsoft DaRT 6.0

(http://www.microsoft.com/windows/enterprise/products/mdop/dart.aspx)

Creare l’ISO con l’apposito tool compreso nel prodotto, copiarla nella chiavetta ed aggiungere questa sezione:

title Microsoft Dart 6.0

find --set-root --ignore-floppies /ERD60.iso

map /ERD60.iso (0xff)

map --hook

root (0xff)

chainloader (0xff)

 

In maniera analoga si possono aggiungere tutti quei prodotti che si presentano sotto forma di floppy o CD/DVD bootabile ad eccezione di quelli che utilizzano, per avviarsi, un ambiente simil XP (BartPE, Console di ripristino di XP, Dart 5.0 ex ERD Commander,ecc.) . Per quest’ultimi è necessario applicare un trucco che vedremo in una prossima puntata 🙂

Ultimi ritocchi

Per concludere è possibile ritoccare all’interno del file menu.lst i parametri per la visualizzazione del menu, come i colori o lo sfondo.